La pratica yoga è un esercizio fisico e mentale sempre più diffuso. Le pratiche di yoga non troppo intense possono essere uno strumento utile per chi ha una patologia cardiovascolare, in particolare per chi soffre di insufficienza cardiaca o scompenso cardiaco, la più diffusa tra tutte.
Lo scompenso cardiaco è una condizione per la quale il cuore non riesce a pompare una quantità sufficiente di sangue per riuscire a soddisfare le esigenze del nostro corpo. Proprio per questa motivazione, è anche chiamata insufficienza cardiaca.
Questa condizione è molto diffusa: in Italia si verificano circa 80.000 nuovi casi all’anno, tra uomini e donne. Il sesso femminile, tuttavia, sembra essere quello più colpito.
Tra le patologie del sistema cardiovascolare, lo scompenso cardiaco è probabilmente la malattia non solo più diffusa ma anche più in aumento di anno in anno.
Come spiegato in precedenza, lo scompenso cardiaco può essere definito in due modi diversi a seconda del meccanismo che si presenta.
È noto che uno stile di vita sedentario non faccia bene a chi è a rischio o soffre di una malattia cardiovascolare. Spesso i medici, per mantenere la salute fisica, consigliano di svolgere brevi passeggiate, come per esempio una camminata di 20 minuti; non bisogna tuttavia dimenticare che ci sono anche ulteriori alternative per chi potrebbe voler aggiungere dell’esercizio fisico alla propria routine quotidiana o settimanale, sempre se in accordo con le raccomandazioni del medico.
Lo yoga, antica pratica mistica orientale, sembra essere un’ottima alternativa all’esercizio fisico per chi soffre di scompenso cardiaco. Questa disciplina non solo sembra migliorare le condizioni fisiche generali, ma può alleviare lo stress e aiuta a ridurre il carico mentale in momenti di preoccupazione, anche in soggetti sani. Determinate tecniche yoga sono spesso consigliate anche in alcuni casi di ansia e depressione.
Sembra che gli effetti benefici dello yoga sul sistema cardiovascolare siano reali. Ne parla una review del 2018 dell’American College of Cardiology, che ha considerato i benefici di pratiche come yoga e meditazione nella insufficienza cardiaca. Già in ambito cardiovascolare è stato dimostrato che diversi tipi di yoga sono associati a una serie di miglioramenti. In particolare si sono avuti:
Per quanto riguarda l’insufficienza cardiaca, sono due gli studi principali svolti sull’osservazione degli effetti dello yoga in pazienti con questa patologia.
In questi studi sono stati esaminati pazienti con entrambe le principali tipologie di insufficienza cardiaca, ovvero sia lo scompenso cardiaco diastolico sia lo scompenso cardiaco sistolico. il gruppo di controllo era invece costituito da pazienti non sottoposti ad esercizi di yoga.
Questi studi hanno avuto un’impostazione simile: in entrambi i pazienti sono stati inizialmente sottoposti a un primo riscaldamento completo di esercizi di respirazione, poi una seconda sessione di 40 minuti in cui si alternano posizioni di yoga sedute e in piedi, seguita da una terza e ultima sessione di 15-20 minuti di rilassamento.
I risultati di entrambi gli studi sono stati molto positivi.
Lo yoga rientra sicuramente tra gli esercizi fisici consigliati dai medici ai propri pazienti con patologie cardiovascolari. In generale, è molto consigliato mantenersi attivi e cercare di svolgere attività come anche solo una camminata. Uno stile di vita sano è la migliore arma a disposizione per poter rendere trattabile e affrontabile una diffusa e importante patologia cardiovascolare come lo scompenso cardiaco.